lunedì 21 marzo 2011

Omelette di guerra.......finisce così......

Era ancora li,con il colino in mano pieno di zucchero al velo,quando sentì i passi che si avvicinavano.La mamma e la nonna tornavano,finalmente!
Il sorriso stampato sul visino di Nana,divenne più largo,godendo in anticipo della sorpresa che aveva preparato e aspettandosi assoluta incredulità e gioia.Lei e il gatto erano pronti a lanciarsi tra le braccia e le gambe delle due donne,ma quando la porta della cucina si aprì,rimasero lì,immobili.
Era come se la mamma e la nonna si fossero messe sul viso un sacchetto di carta trasparente e tutte le pieghe della carta,si fossero trasferite sulla pelle.Gli occhi della mamma erano opachi,annegati.
La nonna non aveva più la bocca,solo una riga blu.
Si guardarono a lungo,le grandi e la piccola con il colino del tè in mano,poi,come se il malvagio incantesimo fosse finito improvvisamente,corsero ad abbracciarsi.Nana fu inondata di lacrime e parole.La nonna la sollevò sedendola sul marmo del tavolo,bianco anche di zucchero e le parlò sottovoce:
-Nana,amore,il tuo papà,il mio bambino grande,è andato via.E' andato su di una nave grande,più grande e più bella di quella che aveva quì.Adesso naviga  nel cielo,solca le nuvole e i suoi marinai sono gli angeli.Il tuo papà però,ti vede, e ti guarda da lassù con un cannocchiale molto potente
e la bussola che ti ha regalato a Natale,la muoverà lui,per guidarti sempre. E ti amerà anche se tu non potrai vederlo.Hai capito,amore?Hai capito Nana mia?-
La bimba capì.Il suo papà,il suo bellissimo grande papà era morto,morto in guerra.Morto in quel mare che amava tanto.Non l'avrebbe più visto arrivare,aspettandolo alla finestra,dal fondo della via, con la divisa blu e il berretto con le righe d'oro.
Strisciò,Nana, lentamente lungo il tavolo,incurante dello zucchero,saltò giù e sotto gli occhi delle due donne,pulì con cura il marmo bianco;dalla credenza prese tre piattini bianchi e blu,tre tovaglioli,le posate per tre persone.Divise le omelette in tre porzioni uguali.Nessuno le chiese chi le avesse preparate.
Mangiavano in silenzio,quando arrivò l'uomo del ghiaccio,la porta era aperta:guardò le due donne e la bimba improvvisamente cresciuta e se ne andò con il ghiaccio sulla spalla, in punta di piedi,come se dormisse qualcuno.





1 commento:

Anonimo ha detto...

leggendola sono tornata piccola anch'io, con i ricordi delle mie omlett, anzi i dei miei "buoni". Ricordi dolci e piacevoli <3