Federico è morto.Aveva tre anni.Il giorno del funerale,nell'atrio del palazzo trasformato in una sorta di camera ardente,tutti aspettavano di guardare in faccia i due genitori.......Era una giornata grigia,a Milano,una delle tante e i suoni del traffico di quella periferia,arrivavano attutiti ma invadenti.Allora,con il cuore e l'anima,ho preso quel bimbo e l'ho portato via da lì,in un luogo diverso,questo:
Bronzi maestosi,solenni,cupi.ridondanti su ali bianche,
velluti caldi e frementi,piccoli cuori impauriti,cerchi scomposti nell'aria:
vecchie mani per musica di bronzo,note appese a groppi di corda.
Occhi increspati di sole domandano chi è partito.La musica di bronzo chiama e singhiozza.
Falci arrugginite si fermano nel mare giallo,la pietà raccoglie papaveri
per il viaggiatore che parte,in fila,incontro alla musica di bronzo.
Due giovani morti in viso, intrecciano pezzi di cuore,
occhi impazziti lavano riccioli di seta fine,li acconciano eleganti,per gli angeli felici.
Paglia morbida,faccia di cane, gioco di ieri supino oggi,
nel viaggio appena iniziato,guida e compagno.
Grani dolenti infilati sommessi.
Due giovani morti in viso,accucciati,intrecciano fiati sul nido bianco,di legno.
Fiati caldi,inutili.Quattro spine per chiudere il nido,bagnato da Dio.
Riposano le falci,il mare giallo vibra,sussulta si spacca:in fila,incontro al dopo.
Davanti, due giovani morti in viso,pugni stretti intorno alla Madre
che inghiotte il nido bianco di legno.
Ali impazzite,velluti caldi,frementi,posati su bronzi maestosi,solenni,muti.
Bronzi maestosi,solenni,cupi.ridondanti su ali bianche,
velluti caldi e frementi,piccoli cuori impauriti,cerchi scomposti nell'aria:
vecchie mani per musica di bronzo,note appese a groppi di corda.
Occhi increspati di sole domandano chi è partito.La musica di bronzo chiama e singhiozza.
Falci arrugginite si fermano nel mare giallo,la pietà raccoglie papaveri
per il viaggiatore che parte,in fila,incontro alla musica di bronzo.
Due giovani morti in viso, intrecciano pezzi di cuore,
occhi impazziti lavano riccioli di seta fine,li acconciano eleganti,per gli angeli felici.
Paglia morbida,faccia di cane, gioco di ieri supino oggi,
nel viaggio appena iniziato,guida e compagno.
Grani dolenti infilati sommessi.
Due giovani morti in viso,accucciati,intrecciano fiati sul nido bianco,di legno.
Fiati caldi,inutili.Quattro spine per chiudere il nido,bagnato da Dio.
Riposano le falci,il mare giallo vibra,sussulta si spacca:in fila,incontro al dopo.
Davanti, due giovani morti in viso,pugni stretti intorno alla Madre
che inghiotte il nido bianco di legno.
Ali impazzite,velluti caldi,frementi,posati su bronzi maestosi,solenni,muti.
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