Le mani vecchie,usate,
asciutte come carta di giornale già letto,
disegnate col blu da un cartografo pazzo.
Ogni falange un nodo,spot dell'artrite.
Le unghie in prima linea,eroine del pesto e con esso tritate,
le altre, vittime di annosi bucati,trasparenti veline,
quasi senza.
Sui polsi cataste di legna,mille culi di figli,mille teste malate,
mille catini di zinco,mille mondi,
tenuti su.
Si muovono quelle due disgrazie e partoriscono fiori di seta,
immacolate sinfonie di trine purissime e morbide onde,
candidi intrichi,vomito d'angeli.
E sorride la donna,mostrando i denti dimenticati.
asciutte come carta di giornale già letto,
disegnate col blu da un cartografo pazzo.
Ogni falange un nodo,spot dell'artrite.
Le unghie in prima linea,eroine del pesto e con esso tritate,
le altre, vittime di annosi bucati,trasparenti veline,
quasi senza.
Sui polsi cataste di legna,mille culi di figli,mille teste malate,
mille catini di zinco,mille mondi,
tenuti su.
Si muovono quelle due disgrazie e partoriscono fiori di seta,
immacolate sinfonie di trine purissime e morbide onde,
candidi intrichi,vomito d'angeli.
E sorride la donna,mostrando i denti dimenticati.
1 commento:
Le donne sono così!!!!Magari senza denti,con l'artrite,con tutto il mondo,il proprio mondo,sopra di sè,ma così. Grandi,immense,sempre!
Posta un commento