
mercoledì 27 aprile 2011
l'amore per le parole: Le scarpe bianche
l'amore per le parole: Le scarpe bianche: "Tondi lustri di sole,ardesia come titanio.Aspetto fiammelle tra i sassi e dondolo nelle scarpe bianche,larghe. Un arco,una passiflora beffa..."
Le scarpe bianche
Tondi lustri di sole,ardesia come titanio.Aspetto fiammelle tra i sassi e dondolo nelle scarpe bianche,larghe.
Un arco,una passiflora beffarda con gli occhi neri e le ciglia gialle,disegni di muschio,verde passatoia.
La scala,gradini bassi,colpi di scalpello sotto le scarpe bianche,larghe.
Una riga grigia sul muro,meticolosa,pedante divide il sopra,il sotto,opaco,lucido ma celeste.
Un non rumore mi accoglie,mi stringe le mani,mi bacia sul viso.
I tarli si affacciano dalle porte.Una maniglia monca,ha lasciato aperto un gioco di doghe vicine,
calde,dorate,vicine.Ogni doga un salto,destra,sinistra,con le scarpe bianche,larghe.
Ocra,indaco,oro,i libri girati di spalle.
Trama e ordito,ordito e trama,rosso e blu:si spezza il gioco di doghe.
I quadrati di una finestra inventano un gioco nuovo sul rosso e sul blu.
Un'ombra informe sui salti,sul rosso,sul blu,un lieve respiro,un cenno,un mondo lontano.
Vado in cerca del paese dove nascono i sogni.
Senza scarpe.
martedì 12 aprile 2011
Gli extra
Voglio dedicare questa poesia a quelli che in molti,chiamano extra,altri,loro,clandestini,delinquenti,diversi,sporchi negri,maledetti zingari e quant'altro venga in mente di inumano ed offensivo a delle menti,sicuramente con qualche problema.Magari sono gli stessi che vanno in Chiesa la domenica a leccare le pile e si sentono buoni perché fanno beneficenza,sbandierandola.Forse adottano qualche bambino a distanza,a distanza,appunto.Come sono buoni!
Stanno immoti,parati sulla tolda,tragico Gran Pavese,
appesi alla murata,a cataste sui ponti,grasce per pochi.
Orbite vuote guardano le rive aspettando la top model sull'auto scoperta,
il liquore foresto,brandito come un trofeo,nella mano candida con le unghie pittate.
Sul pontile,occhi stanchi sotto le visiere schizzate di mare,
aspettano i paria:brandiscono bottiglie di plastica,
scarpe di tela,coperte quasi di lana.
Le corriere sono già in moto.I finestrini si appannano di fiati,
umide tende discoste con i palmi aperti.
Il viaggio incomincia verso i castelli prefabbricati.
La carovana passa tra due ali di indigeni.In fondo alla strada,
attraverso il vetro,attraverso le lacrime,gli occhi morti di un extra
cercano,ancora,il sorriso della bella,vista in tv.
Poi la strada fa una curva.
Stanno immoti,parati sulla tolda,tragico Gran Pavese,
appesi alla murata,a cataste sui ponti,grasce per pochi.
Orbite vuote guardano le rive aspettando la top model sull'auto scoperta,
il liquore foresto,brandito come un trofeo,nella mano candida con le unghie pittate.
Sul pontile,occhi stanchi sotto le visiere schizzate di mare,
aspettano i paria:brandiscono bottiglie di plastica,
scarpe di tela,coperte quasi di lana.
Le corriere sono già in moto.I finestrini si appannano di fiati,
umide tende discoste con i palmi aperti.
Il viaggio incomincia verso i castelli prefabbricati.
La carovana passa tra due ali di indigeni.In fondo alla strada,
attraverso il vetro,attraverso le lacrime,gli occhi morti di un extra
cercano,ancora,il sorriso della bella,vista in tv.
Poi la strada fa una curva.
domenica 10 aprile 2011
La solitudine amica o nemica?
Nell'immaginario delle persone,la solitudine è una nemica da combattere.Si accompagna di solito,con la depressione,la malinconia,la voglia,a lungo andare di "uscire",di mollare ogni cosa. E' la nemica di ore vuote che cerchi di riempire con mille cose diverse.Un libro che ti accompagna per dieci pagine e poi non ti parla più. Una musica che non ascolti perchè non riesce a penetrare la tua corazza.Una telefonata nella quale senti che parli con chi non ti sente.Ed invariabilmente,pensi.E non c'è nulla di più deleterio.Pensi che nessuno ti chiede come stai per sapere come stai veramente.A nessuno interessa cosa fai perchè è il suo fare che conta,non il tuo.Pensi che ti piacerebbe incontrare persone che non parlano del tempo,non parlano di sport,non parlano di mariti o mogli insopportabili,non parlano di politica,non parlano di lavoro che non hanno e se ce l'hanno, gli fa schifo,non parlano di ristrettezze economiche che forse hanno,ma che non impedisce loro di spendere per cose di cui potrebbero fare a meno,non parlano di succulente cene per cui hanno speso quello che tu spendi in una settimana,non si lamentano di ogni cosa senza pensare che non ne avrebbero il diritto..E se tu accenni ad un tuo problema,accenni solo,non racconti,ecco immediato il "sorvolo",la capriola verbale,utile per portare l'accento del discorso non più su di te.E magari pensano anche:-Che palle,questa/o!-
Questa è la solitudine,nemica delle tue giornate,dei tuoi pensieri,della tua anima.
E poi c'è la tua amica solitudine.Quella che ti avvolge nei suoi silenzi,che ti accarezza nella sua pace,che ti abbraccia con mille sensazioni.E' la solitudine di chi è solo ma sa, e lo sa bene,che ci sono dei cuori che battono all'uninsono con il suo ,senza bisogno di parole roboanti, gesti ecclatanti, prose o canti. Sa, che al bisogno,niente e nessuno fermerà niente e nessuno e non sarà più solitudine.
Chi mi accompagna,un'amica o una nemica?
Questa è la solitudine,nemica delle tue giornate,dei tuoi pensieri,della tua anima.
E poi c'è la tua amica solitudine.Quella che ti avvolge nei suoi silenzi,che ti accarezza nella sua pace,che ti abbraccia con mille sensazioni.E' la solitudine di chi è solo ma sa, e lo sa bene,che ci sono dei cuori che battono all'uninsono con il suo ,senza bisogno di parole roboanti, gesti ecclatanti, prose o canti. Sa, che al bisogno,niente e nessuno fermerà niente e nessuno e non sarà più solitudine.
Chi mi accompagna,un'amica o una nemica?
martedì 5 aprile 2011
L'Aquila e l'orco
Il lutto non è solo per coloro che ci hanno lasciato per sempre.Anche la casa che hai amato,nella quale sei nato o che hai costruito con sacrificio e amore e ti è stata portata via,lascia il lutto nel cuore.Anche la tua città sfregiata e abbandonata,ti fa sentire a lutto.
A tutti gli amici aquilani,con affetto:
Un brivido lento lungo le mura.Strade coperte di silenzio e perle di brina,lustre.
La schiena curva di un gatto artigliato ad un cancello,l'ululato di un cane agghiacciato,
la lingua scomposta.
Una clemantis rosa,anticipando tutti,si stringe nei petali,per celare il suo colore.
Passi lenti,ritmati,vegliano il sonno,ninna nanna pagata ogni notte.
La cicca vola nell'aria,droga di legge,lucciola bugiarda.
Sbatte un legno nel vento che non c'è.
I passi dell'orco rimbombano nella valle,lontani e il bimbo che dorme non li sente arrivare.
Manca poco alla meta.L'orco sogghigna.Vuol mangiarlo tutto il mondo ancora ignaro.
Mille grandi passi,cento grandi balzi:eccomi!
Si trattiene il respiro,ma solo per non morire subito.
L'orco allarga le braccia per raccogliere tutti,che nessuno scappi.
Le urla non lo disturbano,i pianti lo aizzano,l'acre odore di paura,lo rende ebbro.
Il mondo prova a difendersi,si dibatte in quella spira mortale.
Adesso l'orco ride.Si guarda attorno e ride,ride più forte,più forte e ridendo si allontana.
Dalla montagna un'ultima occhiata,un ghigno:-Tornerò-
Lassù in cima,lo vede un'aquila.
Il grido del suo dolore si spande nel cielo.
venerdì 1 aprile 2011
l'amore per le parole: Meno male,non sono più giovane!!!!!!
l'amore per le parole: Meno male,non sono più giovane!!!!!!: "Se qualcuno mi avesse detto,qualche anno fa,che avrei detto questa frase,mi sarei messa a ridere!Invece..........Mi guardo intorno,guardo il..."
Meno male,non sono più giovane!!!!!!
Se qualcuno mi avesse detto,qualche anno fa,che avrei detto questa frase,mi sarei messa a ridere!Invece..........Mi guardo intorno,guardo il "lontano",guardo il "vicino",mi guardo "dentro" e il pensiero è sempre quello:-Meno male,non sono più giovane!-
Quando hai 40 anni,poco più,poco meno,hai la possibilità di sperare in un futuro che,certamente,sarà migliore.Hai la voglia,o dovresti averla,di fare progetti:-Andrò a visitare l'India.viaggerò lungo il Rio Grande,raccoglierò la sabbia rossa delle Montagne Rocciose!-
Quando non hai 40 anni ma "alcuni" di più,che progetti puoi fare? L'India,il Rio Grande,le Montagne Rocciose,le guardi in fotografia e pensi che,forse,ti sei persa delle occasioni e non puoi più recuperare.
Guardi il "lontano"da te e l'angoscia ti assale come una belva:guerre,uomini che speculano sulla pelle di altri uomini,il rispetto dei valori che ti hanno insegnato,evidentemente non sono stati insegnati a quelli che dovrebbero essere d'esempio per le genti.
Guardi il "vicino" a te e ti rendi conto non puoi fidarti delle parole,dei gesti,delle promesse di coloro che dovrebbero esserti d'aiuto.Le istituzioni ti mollano perchè non produci,non sei utile alla comunità,non possono più sfruttarti e ti elargiscono un obolo mensile che lede la tua dignità,ma devi accettarlo per sopravvivere.
Ti guardi dentro e ti poni la domanda:-Vale la pena? Di vivere,di lottare,di amare il mondo,la vita,il futuro che ti resta?-
Oppure:-Meno male,non sono più giovane e mi saranno risparmiate tante cose!!!
Ma poi ti balena nella mente:-E gli affetti?-
Grazie Dio,a te o a chi fa le tue veci:-Gli affetti ci sono,anzi sono amori,si chiamano figli,marito,gatta. Sono parte di te,della tua vita ed è a questo punto che pensi:-Ehi,ma ho tanti anni davanti a me,forse.E se non vado a raccogliere la sabbia rossa delle Montagne Rocciose,posso raccogliere i fiori del mio giardino.-
E magari chissà.................
Quando hai 40 anni,poco più,poco meno,hai la possibilità di sperare in un futuro che,certamente,sarà migliore.Hai la voglia,o dovresti averla,di fare progetti:-Andrò a visitare l'India.viaggerò lungo il Rio Grande,raccoglierò la sabbia rossa delle Montagne Rocciose!-
Quando non hai 40 anni ma "alcuni" di più,che progetti puoi fare? L'India,il Rio Grande,le Montagne Rocciose,le guardi in fotografia e pensi che,forse,ti sei persa delle occasioni e non puoi più recuperare.
Guardi il "lontano"da te e l'angoscia ti assale come una belva:guerre,uomini che speculano sulla pelle di altri uomini,il rispetto dei valori che ti hanno insegnato,evidentemente non sono stati insegnati a quelli che dovrebbero essere d'esempio per le genti.
Guardi il "vicino" a te e ti rendi conto non puoi fidarti delle parole,dei gesti,delle promesse di coloro che dovrebbero esserti d'aiuto.Le istituzioni ti mollano perchè non produci,non sei utile alla comunità,non possono più sfruttarti e ti elargiscono un obolo mensile che lede la tua dignità,ma devi accettarlo per sopravvivere.
Ti guardi dentro e ti poni la domanda:-Vale la pena? Di vivere,di lottare,di amare il mondo,la vita,il futuro che ti resta?-
Oppure:-Meno male,non sono più giovane e mi saranno risparmiate tante cose!!!
Ma poi ti balena nella mente:-E gli affetti?-
Grazie Dio,a te o a chi fa le tue veci:-Gli affetti ci sono,anzi sono amori,si chiamano figli,marito,gatta. Sono parte di te,della tua vita ed è a questo punto che pensi:-Ehi,ma ho tanti anni davanti a me,forse.E se non vado a raccogliere la sabbia rossa delle Montagne Rocciose,posso raccogliere i fiori del mio giardino.-
E magari chissà.................
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