Un ricordo.Una vacanza in montagna in un inverno di mille anni fa.Il caldo accogliente dell'osteria del paese,i vecchi montanari ora seri ora ridenti.........

domenica 10 luglio 2011
L'osteria
Come una ballerina sul palco,la carta scivola leggiadra ignara dell'azzardo,
umile azzardo di un litro di vino.
La mano nodosa la ferma.Il palco,di formica verde,sta portandola via.
Ridono i quattro e le bocche fanno a gara nel contarsi i denti mancanti.
Un nove,un fante,una dama,un re porta via tutto.
Quattro bicchieri vuoti,uno per angolo,tracciano il perimetro del palco,
del campo da gioco,verde,di formica.
Intorno volti segnati,immobili,guardano la disfida,lo spettacolo.
Ogni tanto una porta si apre e l'aria stantia si muove,lenta,per non disturbare.
Un sette,un nove,un fante,una dama porta via tutto.
Le ballerine continuano a volteggiare sul palco,
talvolta sospinte da un moto di rabbia di una vecchia mano
e si immobilizzano,stupite,incerte,spazzate via.
La porta si apre e il crocchio si allarga.
Commenti sommessi come nenie accompagnano la danza,la lotta.
Un sette,una dama,un re,un asso porta via tutto.
E' finito lo spettacolo,la tenzone.
Il trofeo troneggia al centro del palco,del campo d'armi,verde,di formica.
Tutti ridono.Le danzatrici dimenticate in un canto.
Ancora la porta e il crocchio si apre.
Una donna,un grembiule intorno ad un'immensa vita,raccoglie l'eroe.
Barcollano,dondolano lenti.
Lui pregno del trofeo,lei satura della vita.
Arriveranno a casa,dondolando,lenti.
umile azzardo di un litro di vino.
La mano nodosa la ferma.Il palco,di formica verde,sta portandola via.
Ridono i quattro e le bocche fanno a gara nel contarsi i denti mancanti.
Un nove,un fante,una dama,un re porta via tutto.
Quattro bicchieri vuoti,uno per angolo,tracciano il perimetro del palco,
del campo da gioco,verde,di formica.
Intorno volti segnati,immobili,guardano la disfida,lo spettacolo.
Ogni tanto una porta si apre e l'aria stantia si muove,lenta,per non disturbare.
Un sette,un nove,un fante,una dama porta via tutto.
Le ballerine continuano a volteggiare sul palco,
talvolta sospinte da un moto di rabbia di una vecchia mano
e si immobilizzano,stupite,incerte,spazzate via.
La porta si apre e il crocchio si allarga.
Commenti sommessi come nenie accompagnano la danza,la lotta.
Un sette,una dama,un re,un asso porta via tutto.
E' finito lo spettacolo,la tenzone.
Il trofeo troneggia al centro del palco,del campo d'armi,verde,di formica.
Tutti ridono.Le danzatrici dimenticate in un canto.
Ancora la porta e il crocchio si apre.
Una donna,un grembiule intorno ad un'immensa vita,raccoglie l'eroe.
Barcollano,dondolano lenti.
Lui pregno del trofeo,lei satura della vita.
Arriveranno a casa,dondolando,lenti.
sabato 2 luglio 2011
l'amore per le parole: Quando non capisci Dio.
l'amore per le parole: Quando non capisci Dio.
E' stato difficile scrivere queste parole. Molto difficile.
Quando non capisci Dio.
Ho esitato a lungo prima di scrivere questa riflessione,questi pensieri.Ho pensato tutta la notte a come mi stavo sentendo a cosa sentivo "dentro" e i sentimenti che si succedevano,mentre passavano le ore,erano di rabbia,di incapacità di comprendere,di ribellione.Tutto ciò è stato scatenato da una notizia che ho appreso ieri sera e che mi ha colpito come la classica mazzata sulla testa e soprattutto l'ancor più classico colpo al cuore.
Non posso e non voglio entrare nei particolari perchè questa vicenda non mi appartiene o meglio,mi appartiene per il dolore riflesso che mi coinvolge.
Le mie riflessioni non vertono solo e non tanto su di una serie terribile di lutti e disgrazie che coinvolgono da 30 anni questa persona e i suoi familiari più stretti ma sul fatto che io, dopo aver sofferto e riflettuto a lungo,la naturale domanda è stata:-Dio c'è? E se c'è di che si occupa? Di chi si occupa? Come fa le sue scelte?-
Io non vado in Chiesa.Vedo in 99% dei sacerdoti,monache e affini,come il fumo negli occhi.Mi indigna tutto ciò che di orribile è stato fatto e continua ad essere fatto,in nome di Dio.Non sono mai riuscita a capire perchè il Cristianesimo,il Cattolicesimo è sempre stato ritenuto,da coloro i quali ne traevano e ne traggono benefici,migliore e "più giusto" di ogni altra confessione.Chi l'ha stabilito?E in nome di questa certezza,sono state commesse e ancora lo sono,terribili atrocità.
Ma,c'è un ma. Io a Qualcuno,ci credo. Non so il suo nome.Forse si chiama Dio,forse c'è un vice,un facente funzione.Forse si chiama Eustorgio,non mi interessa,mi basta sapere che c'è.
E se c'è,perchè si accanisce su di una persona e la sua famiglia,colpendola negli affetti più cari? Perchè le sottrae pezzi di vita, privandola di persone che sono, pezzi della sua vita? Perchè non distribuisce equamente dolori e sofferenze?Perchè non chiama a se,per redimerli,i "pezzi " peggiori? Perchè,come in questo caso,oltre a tutto il resto,tocca anche i bambini e,lo ha già fatto,se li porta anche via?
Cosa vuole Dio o chi per esso,da questa persona,da questa famiglia? Perchè non la lascia in pace,dopo 30 anni di dolori indicibili?
Cosa vuoi Dio,tu o il tuo facente funzioni? Non ti capisco,non posso capirti e incomincio a provare per te un sentimento che non mi piace.Quì,tra noi umani,si chiama odio! E non mi piace.Fai qualcosa!!!!!!!!
Non posso e non voglio entrare nei particolari perchè questa vicenda non mi appartiene o meglio,mi appartiene per il dolore riflesso che mi coinvolge.
Le mie riflessioni non vertono solo e non tanto su di una serie terribile di lutti e disgrazie che coinvolgono da 30 anni questa persona e i suoi familiari più stretti ma sul fatto che io, dopo aver sofferto e riflettuto a lungo,la naturale domanda è stata:-Dio c'è? E se c'è di che si occupa? Di chi si occupa? Come fa le sue scelte?-
Io non vado in Chiesa.Vedo in 99% dei sacerdoti,monache e affini,come il fumo negli occhi.Mi indigna tutto ciò che di orribile è stato fatto e continua ad essere fatto,in nome di Dio.Non sono mai riuscita a capire perchè il Cristianesimo,il Cattolicesimo è sempre stato ritenuto,da coloro i quali ne traevano e ne traggono benefici,migliore e "più giusto" di ogni altra confessione.Chi l'ha stabilito?E in nome di questa certezza,sono state commesse e ancora lo sono,terribili atrocità.
Ma,c'è un ma. Io a Qualcuno,ci credo. Non so il suo nome.Forse si chiama Dio,forse c'è un vice,un facente funzione.Forse si chiama Eustorgio,non mi interessa,mi basta sapere che c'è.
E se c'è,perchè si accanisce su di una persona e la sua famiglia,colpendola negli affetti più cari? Perchè le sottrae pezzi di vita, privandola di persone che sono, pezzi della sua vita? Perchè non distribuisce equamente dolori e sofferenze?Perchè non chiama a se,per redimerli,i "pezzi " peggiori? Perchè,come in questo caso,oltre a tutto il resto,tocca anche i bambini e,lo ha già fatto,se li porta anche via?
Cosa vuole Dio o chi per esso,da questa persona,da questa famiglia? Perchè non la lascia in pace,dopo 30 anni di dolori indicibili?
Cosa vuoi Dio,tu o il tuo facente funzioni? Non ti capisco,non posso capirti e incomincio a provare per te un sentimento che non mi piace.Quì,tra noi umani,si chiama odio! E non mi piace.Fai qualcosa!!!!!!!!
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