Ci sono persone che incominciano ogni frase con questa parola:- Io..........-e continuano così,ripetendola all'infinito.I loro discorsi,le loro idee espresse,altro non sono che l'ascolto di se stessi,dei propri problemi,delle proprie emozioni,se ne hanno!E gli altri? Chi se ne importa!
E se non ripetono come un mantra,la parola magica,ciò di cui parlano e si preoccupano,sono loro stessi. Tu chiedi,sinceramente interessato:-Come va,come stai?- Ti va bene se la risposta è un semplice:-Al solito!- Mai
che ti raggiunga un interessato:-E tu come stai,come ti va?-
Ma tu insisti,vuoi veramente sapere se a quella persona sta andando tutto bene,se puoi fare qualcosa,anche solo dimostrare affetto senza impicciarti dei suoi affari,e allora....
-Ecco vedi,IO.....perchè IO....figurati che IO.....IO non posso proprio......perché non è che IO.......magari IO....- e avanti così,sproloquiando su se stessa, sui suoi problemi,sulle sue insicurezze,sulle sue certezze,su di se,solo su di se.
E tu ascolti,per affetto,per amore,per amicizia,per mille ragioni.Ascolti e ti domandi:-Sta parlando con me? Si ricorda di me?-
Ma c'è anche chi non parla di se,non parla proprio.Non va oltre un :-Ciao!- Ma se questa stessa persona deve chiederti un favore,allora sì,che parla,parla proprio con te,a te!
E poi ci sono coloro che si esprimono come se la cosa costasse loro gran fatica.Frasi smozzicate,voce bassa,talvolta sofferente,con grande sforzo.Ma se dopo pochi secondi dovesse suonare il cellulare o apparisse qualcuno,che non sia tu,allora tutto cambia: voce squillante e/o stentorea,a seconda del destinatario,sfoggio di facezie o serietà professionale,insomma tu ascolti e ti domandi.-E' la persona con cui parlavo prima?-
E se IO non parlassi più con nessuno?